Consueto incontro tra il direttore sportivo Jacopo Giugliarelli e i media per fare un bilancio sulla sessione di mercato appena conclusa e alcune considerazioni sull’inizio della stagione.
Qui alcuni passaggi della conferenza:
“Sicuramente abbiamo una squadra giovane ed è giusto non caricare i ragazzi di troppe pressioni. Viste le promesse però siamo soddisfatti, non totalmente, ma aspettiamo il giudizio del campo per capire il potenziale della squadra. La partita di Carpi, da questo punto di vista, ci darà più indicazioni.
Poi il discorso si sposta sul mercato appena concluso: “Seghetti è stato richiesto sin dall’inizio, anche nel gennaio scorso, ci sono state delle richieste, una in particolare, ma riteniamo Alessandro un giocatore importante. La sua cessione avrebbe dovuto portare dei vantaggi al club, ringrazio il presidente Santopadre che ci ha permesso di farlo rimanere con noi“
“Mezzoni era un nostro obiettivo e sapevamo che sarebbe stata un’operazione dell’ultima ora. Noi abbiamo fatto la nostra parte sia con il Napoli sia con lui ma non credo che Perugia sia per lui una situazione di ripiego. Abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo e siamo contenti sia tornato, sarebbe stato un’obiettivo anche se fossimo saliti in B“
Una curiosità su Cisco: “Lo seguivo dallo scorso anno e finalmente siamo riusciti ad arrivarci”.
Un rimpianto però c’è: “Da due anni il centrocampista di piede mancino è qualcosa che avrei gradito avere in rosa. Così come individualmente potevamo fare qualcosa in più, nelle cessioni soprattutto. Perché una cessione in più può aprire alla possibilità di ingaggiare altri giocatori e da ds è entusiasmante cercare nuovi profili. Ma se saremo stati bravi o meno lo capiremo soltanto il 30 giugno 2025. Il rimpianto che ho è Coli Saco del Napoli. Per sua fortuna è andato in Serie B”.
Su Montevago: “Una delle prime cose che abbiamo pensato è stato l’ingaggio di Daniele. Lo volevamo e lo riteniamo perfetto per le nostre esigenze. Siamo gratificati di averlo di nostra proprietà”.
Poi un accenno sulla possibilità del cambio societario: “La nuova proprietà? Sono stati attenti a entrate e uscite e Il presidente per correttezza ha avuto sempre un confronto costante con loro. Ho un contratto fino al 30 giugno e mi metto a disposizione di tutti”.
“In questi giorni a Milano abbiamo constatato che il nostro presidente è molto considerato nell’ambiente calcistico e questo ci ha permesso di arrivare a giovani molto Interessanti che avevano avuto diverse richieste come per esempio Plaia e Di Maggio“.
Una considerazione anche su mister Formisano: “Ho la fortuna di conoscerlo da quattro anni, condividiamo molte cose. L’idea è quella di creare un gruppo di giocatori che si possano adattarsi alle situazioni del gioco con facilità. Dare al tecnico la possibilità di cambiare in corso credo sia una ricchezza“.
Chiusura sul positivo inizio di stagione: “L’aria diversa è per un’estate più normale rispetto a quella precedente. Non possiamo dimenticare da dove siamo partiti, complice anche lo scorso anno dove abbiamo costruito una stagione con un allenatore e poi è subentrato Alessandro. Lui lo scorso anno è stato bravo nel tentare di cucire un abito in relazione ai calciatori che ha trovato. Avere l’opportunità di iniziare la stagione con un tecnico che ha già allenato la squadra per 6 mesi fa tutta la differenza del mondo. Ma siamo consapevoli che le stagioni nascondono delle insidie, non dimentico i 19 minuti di Piancastagnaio. Tutte le nostre attenzioni devono essere puntate verso la prossima partita di Carpi.. Questa è la mentalità che dobbiamo avere durante tutto il corso della stagione per non incappare in scivoloni che lasciano aperte delle ferite, ho ben in mente ancora Entella lo scorso anno“.