Il tecnico Massimo Oddo in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Ascoli
La partita contro l’Ascoli
“Scontro diretto? Con una classifica così possiamo considerare scontro diretto anche con l’ultima. Sono tutte partite delicate, difficili. La storia di questo campionato ci dimostra che nessuna partita è scontata, vedi risultati ultima giornata. La cosa che conta di più in questo campionato è la crescita costante di una squadra e la continuità. Il punto fatto a Salerno è fondamentale. Prima di tutto è un punto in più in classifica, fa bene al morale, ma soprattutto non ti consente di collezionare due sconfitte consecutive”.
“Domani sarà una partita particolarmente sentita dai nostri tifosi e dai loro. Ho letto che ci sarà una buona cornice di pubblico. Noi dovremo fare quello che abbiamo sempre fatto nelle partite in casa. Avere coraggio di giocare, di costruire. Dovremo stare attenti a loro perché sono una squadra di buona qualità. Avrà la meglio chi avrà più continuità durante la partita, maggiori letture e più determinazione”.
Kouan, Nicolussi e Balic
“Kouan è un giocatore che ti da grande equilibrio in campo. Corre, non molla mai. Come gli altri della squadra. È un tipo di giocatore che in una squadra serve sempre. Nicolussi è un ragazzo abbastanza simile a Kouan come caratteristiche, non ha quell’aggressività ma ha maggiore qualità. È un giocatore bravo, ha le qualità per stare tranquillamente dentro al campo. Balic trequartista? Secondo me perderebbe tanto. È un giocatore che deve avere il campo davanti, non può stare spalle alla porta. Conosco bene le caratteristiche di Andrija, in questo momento ha delle difficoltà, domenica ha comunque fatto una buona partita ma uno come lui deve fare molto, molto di più. Si deve abituare ad un campionato di B, lo aspettiamo perché le sue qualità sono indiscusse. Balic non è quello che state vedendo, è un altro tipo di giocatore. Siamo convinti che può fare tanto di più”.
“A me interessa la crescita di squadra non la crescita del modulo. L’importante è sapersi muovere in campo poi se stai a tre, o a quattro o due non fa differenza. Se hai in testa un determinato un tipo di gioco basato sull’occupazione di spazi, sul movimento, sulle rotazioni tra giocatori ecc, l’importante è che il giocatore sta nel posto giusto. Il calcio a cui vogliamo arrivare è totale. Quello che conta è l’equilibrio”.
CONFERENZA STAMPA INTEGRALE