Questa settimana andiamo alla conoscenza di un’altra Grifoncella: Benedetta Alessi. Vent’anni compiuti lo scorso 7 marzo, terzino di fascia destra, Benedetta è a Perugia da quando aveva 15 anni e la sua vita è tutto tranne che noiosa. Prima di conoscerne qualche dettaglio soprattutto per quanto riguarda il “fuori dal campo”, chiediamo a Benedetta come sta andando la stagione in corsa del Perugia: «Indubbiamente bene, insomma, i risultati testimoniano che stiamo facendo un ottimo lavoro. Poi non bisogna mai abbassare la guardia, non mollare un centimetro perché c’è sempre un aspetto su cui si può lavorare per migliorarsi. Questo è un campionato dove secondo me possiamo arrivare davvero lontano, l’importante come detto, è essere sempre concentrate al massimo». Il prossimo turno ci sarà lo scontro al vertice contro il San Marino: «Sono una squadra molto solida e aggressiva, penso che la chiave del match risiederà proprio in questo aspetto, l’aggressività: dovremo prendere in mano il gioco da subito per avere un vantaggio tattico». Finora Benedetta non ha ancora avuto la possibilità di scendere in campo con una maglia da titolare: «Il gruppo è numeroso e fatto di tante giocatrici di qualità, quindi è normale che mister Peverini faccia le sue scelte, che rispetto profondamente. Da parte mia, lavoro duramente tutte le settimane per farmi trovare pronta quando vengo chiamata in causa». Ora, la vita privata: Benedetta fa parte da tre anni di una band, i “Melancholia” che recentemente ha vinto un contest internazionale in Germania per gruppi emergenti: «É stata un’esperienza meravigliosa, al di là dell’aver vinto, perché abbiamo conosciuto tantissime persone da ogni parte del mondo». Il premio, addirittura un tour europeo: «Sì, partirà a maggio del 2019 e toccheremo diversi Paesi. Poi abbiamo già pronto il nostro primo album, che uscirà tra febbraio e marzo». Benedetta è la cantante del gruppo: «Sì, ho cominciato con la musica da piccolissima spinta da mia mamma. Poi per mille altri impegni smisi di cantare e suonare la chitarra e ho ripreso solo quattro anni fa, quindi in pratica parallelamente alla band». Calcio, musica..poteva farsi mancare lo studio? «Ovviamente no, frequento l’Accademia di Belle Arti di Perugia, indirizzo scenografia». Viene quasi da chiedersi perché faccia il terzino e non la trequartista: «Gliel’ho detto tante volte alla mister – scherza – ma mi risponde sempre che non si fida!».