La centrocampista al suo primo anno nella prima squadra del Perugia Calcio femminile racconta la sua storia.
Michela Angori è nata nel maggio 2003, è la più piccola dello spogliatoio del Perugia Calcio femminile, e con le sue prestazioni si sta guadagnando uno spazio importantissimo in campo nonostante la giovanissima età. Come ammette lei stessa, è troppo piccola perfino per ricordare la vittoria dell’Italia ai mondiali di Germania nel 2006.
L’amore per il calcio è scoccato grazie alle persone che la circondavano quando era bambina: “Mio padre giocava con i miei due fratelli. Loro insieme ai miei amici e ai miei compagni di classe mi hanno trasmesso la passione. Anche se ero l’unica femmina mi trovavo bene. Quando qualche anno fa sono stata chiamata per uno stage in Nazionale ho capito che il calcio poteva diventare qualcosa di più di un semplice passatempo. Dopo aver giocato con delle squadre miste l’anno scorso sono arrivata alla Primavera del Perugia femminile”.
Al primo anno ha vinto lo scudetto anche grazie ad una sua rete nella finalissima contro il Torino. Neanche il tempo di festeggiare per Michela che ha subito fatto il salto di categoria in prima squadra: “Il gruppo mi ha accolto bene. La differenza si vede, è un altro livello. Ma per ora sta andando tutto bene anche se devo ancora migliorare e ambientarmi del tutto”. Per lei essere la più piccola non è un problema ma un’opportunità: “É bello perché ogni giorno posso imparare qualcosa dalle mie compagne di squadra, sia dentro che fuori dal campo“.
Ma che giocatrice è Michela? Gioca a centrocampo e di sé stessa dice: “Sono forte sui colpi di testa. Devo migliorare nella personalità. Mi ispiro a Barbara Bonansea”. Non è scaramantica ma ha un piccolo portafortuna: “Ho un elastico nero che non presto a nessuno, me lo tengo sul polso e senza di quello con gioco. Prima di una partita ascolto sempre una playlist che mi carica”.
Riuscire a rispettare tutti i doveri fra calcio e scuola non è semplice: “Gli impegni scolastici sono tanti così come quelli calcistici. Io comunque mi impegno infatti ho ottimi voti, riesco a fare tutto”.