Oddo: “Continuiamo sulla nostra strada”

25 Ottobre 2019

“Sono serenissimo, il nostro è un percorso nella norma”

Massimo Oddo ha incontrato i giornalisti nella sala stampa dello stadio Renato Curi in occasione della conferenza stampa di vigilia. Domani alle ore 15 si giocherà Salernitana-Perugia, gara valevole per la 9ª giornata del campionato di Serie BKT. “Sono dotato di equilibrio, come non mi ero esaltato dopo la partita con il Frosinone non mi butto giù dopo il match di Benevento – afferma Oddo – Non ne siamo usciti a ossa rotte, non ci hanno preso a pallonate. Abbiamo perso contro una squadra sicuramente superiore a noi in questo momento. Sono fiducioso nei miei ragazzi, abbiamo ampissimi margini di miglioramento. Continuiamo imperterriti sulla nostra strada”.

Sulla Salernitana

“La Salernitana è una squadra simile alla nostra, profondamente rinnovata, non ai livelli delle primissime in classifica ma è stata costruita bene e sta facendo un bel percorso. Sarà una partita molto difficile, l’Arechi è uno stadio molto caldo ma questo ci deve dare più energia per affrontare questo tipo di partite. Andiamo a Salerno per portare via punti. Giocare fuori casa è sempre più difficile. Dobbiamo trovare la convinzione giusta per fare prestazioni di buon livello anche in trasferta. Sono sicuro che ci arriveremo”.

Su Balic

Balic va in campo perché sicuramente ora sta meglio. Quando è arrivato fisicamente non stava bene, ho commesso un errore io a non metterlo nelle condizioni migliori per potersi esprimere. Ho guardato troppo le potenzialità piuttosto che i dati, e quest’ultimi ci dicevano che non stava bene. Ora sta a lui fare una partita da Balic come lo conosco io, ne ha tutte le potenzialità. Come da tutti i ragazzi mi aspetto una grande gara”.

Sui cambi e sui moduli

“Tante volte l’allenatore cambia perché deve conoscere bene i giocatori, cosa possono dare e cosa no. Alcune volte si commettono errori perché ancora non si conoscono bene i propri giocatori, l’esperienza delle partite ti fa conoscere i ragazzi e alla fine ti fa trovare il bandolo della matassa. In quasi tutte le mie esperienze da allenatore prima di arrivare a una soluzione discretamente definitiva ci ho messo un po’. Penso sia il normale percorso di un allenatore. Guardando un giocatore in campo l’allenatore può capire cosa gli può chiedere. Quando si dice una squadra è già rodata vuol dire che lo è anche l’allenatore che conosce i propri giocatori e sa cosa possono dargli. Quindi è tutto più semplice. Queste prime partite mi sono servite tantissimo da questo punto di vista. Per quello che riguarda il modulo a volte la scelta viene fatta in base a situazioni momentanee. Il modulo conta relativamente, quello che conta è la filosofia che si vuole mettere in campo. Abbiamo fatto bene a 3 e 4 così come abbiamo fatto male a 3 e 4.
Le sconfitte fanno sempre rumore. Se perdi a Empoli e Benevento ci può stare, poi siamo stati tutti delusi e avremmo voluto fare di più. Ma questo clamore secondo me è eccessivo, anche considerando che non siamo stati presi a pallonate”.

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE

 

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